Attività Clinica

Prendersi cura di sè

Imparavo finalmente, nel cuore dell'inverno,
che c'era in me un'invincibile estate...

L'obiettivo della mia professione è incrementare la dimensione del benessere psicologico, facendo emergere le risorse personali e offrendo strumenti utili a cui poter attingere nelle situazioni critiche.

Per darti un’idea di come procederemo nel lavoro insieme ti racconto come
strutturo le sedute e ti presento alcuni strumenti operativi che utilizzo nella
pratica clinica.

Le 3 Fasi del Percorso

E’ possibile distinguere tre fasi principali del percorso assieme:

  1. La focalizzazione e comprensione del problema nella fase di prima consultazione
  2. L’analisi e la valutazione del caso con l’individuazione di una proposta di intervento.
  3. La costruzione dell’intervento specialistico con l’impostazione di uno specifico percorso di trattamento per la risoluzione del disagio.

I Tempi del Percorso

Dottoressa, quanto durerà il nostro percorso?

Questa è una domanda che mi viene rivolta spesso, quando muovo i primi passi con un nuovo paziente. E’ una domanda lecita, alla quale però non è semplice dare una risposta univoca.

La durata del percorso è variabile e dipende da più fattori:

  • la natura e storia del problema presentato
  • gli obiettivi che si desiderano raggiungere
  • la motivazione del paziente

Una cosa è certa la psicoterapia NON è un intervento last minute, ma porta beneficio nel medio lungo termine. Con essa si introducono nella persona nuove modalità di essere e agire nel mondo attraverso una sorta di processo maturazionale che conduce inevitabilmente al cambiamento.

La cadenza degli appuntamenti sarà ad intervalli regolari, che varieranno sulla base della richiesta e di ciò che riterrò più utile, caso per caso. Di norma prevedo circa 50 minuti per i colloqui individuali e 90 per quelli familiari e di coppia.

Alcuni Strumenti Operativi

IL DIARIO DI BORDO.

Strada facendo, nel corso dei colloqui, costruiremo il nostro diario di bordo. Appunteremo lì contenuti riflessioni, schemi di funzionamento che scaturiscono dalle nostre conversazioni. Avrai sempre a disposizione gli appunti delle sedute e potrai leggerli in autonomia ogni volta che lo vorrai. Il quaderno ti ricorderà il percorso fatto, faciliterà l’accesso della memoria su quanto abbiamo esplorato assieme e ci permetterà di fissare idee ed intuizioni, offrendo nuovi spunti per il nostro lavoro assieme.

GLI HOMEWORK.

Tra un incontro e l’altro propongo ai miei pazienti di svolgere alcune esercitazioni a casa, gli homework. Spesso sono compiti di auto osservazione, prescrizioni, diari e schede per il monitoraggio degli stati emotivi ed altro. Tutto ciò permetterà di consolidare il lavoro fatto nelle sedute, di favorire un’ attiva collaborazione al percorso e di accelerare così i tempi terapeutici.

Aspetta! C'è un altro aspetto poi molto importante di cui ti devo dire.

Ho bisogno che tu mi faccia entrare nel tuo mondo per poterlo osservare attraverso i tuoi occhi e comprendere...

Nel mio mestiere il protagonista sei tu!